Azienda

La Cantina Cooperativa costituita il 26 febbraio 1959 da 19 viticoltori di Vinchio e Vaglio Serra, annovera attualmente 192 soci conferenti, proprietari e conduttori di circa 450 ettari di vigneto in coltura specializzata.

Le vigne sono coltivate a Barbera, il cosiddetto “Rubino di Vinchio” e altri vitigni tipici del territorio, quali Dolcetto, Cortese, Grignolino, Nebbiolo, Brachetto e Moscato, Freisa e Bonarda senza tralasciare alcuni vitigni internazionali che ben si adattano alle nostre colline quali Pinot Nero, Chardonnay, Sauvignon e Viognier

I vigneti dei soci si estendono prevalentemente nei comuni di Vinchio e Vaglio Serra e, in parte più limitata, nei comuni limitrofi. Gran parte di essi si affaccia su pendii molto ripidi, cosa che rende la loro lavorazione particolarmente ardua ma offre il vantaggio di esposizioni ottimali, che fronteggiano il sole nell’arco dell’intera giornata, garantendo ai grappoli un elevato tenore zuccherino che, insieme alla particolare composizione minerale dei terreni, garantisce quelle caratteristiche peculiari tipiche dei vini di eccelsa qualità.

L’impegno dell’Azienda nel perseguire l’eccellenza non si esaurisce nel lavoro in vigna, ma prosegue all’interno della Cantina, dotata di attrezzature all’avanguardia, moderni impianti per la vinificazione, un nuovo reparto di imbottigliamento dotato di attrezzature di ultima generazione per la produzione ed il confezionamento sia di bottiglie e magnum che dei pratici e sostenibili Bag in Box. Per i vini di maggior pregio la cantina è dotata di un’ampia barricaia ricavata all’interno della collina che garantisce temperatura e umidità costanti e naturali e dove si trovano barriques e fusti di rovere francese in cui i vini affinano per tutto il tempo necessario.

Da diversi anni l’azienda, per raggiungere, migliorandoli man mano che evolvono le esigenze dei consumatori e dell’ambiente, i propri obiettivi, ha stabilito e mantiene operativo un sistema di gestione qualità, ambientale, sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare certificata nel rispetto delle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001, UNI EN ISO 22000 e ISO45001.  

Vinchio Vaglio dispone di un moderno punto vendita e offre la possibilità di assaggiare in tutta serenità i suoi eccellenti vini.

L’accoglienza è da sempre un tratto distintivo della cooperativa per cui è oggi in grado di proporre degustazioni non solo presso il punto vendita e le cantine, ma anche all’aperto, utilizzando il giardino attrezzato attiguo alla Cantina ed i percorsi dedicati, tra cui l’affascinante Sentiero dei Nidi, tra la riserva naturale della Val Sarmassa e i vigneti.

In principio fu il castello di Vinchio

Un castello antenato della cooperativa? Sembra un’idea stravagante e invece è proprio nel medioevale Castello di Vinchio, abbattuto nell’800, che nacque e prosperò nel ‘700 una primitiva quanto efficiente forma di cooperazione tra agricoltori per il governo del bestiame, delle cantine e del granaio del paese.
Una vocazione alla collaborazione destinata a durare nel tempo.

1959, nasce la Cantina

Dopo tanti incontri necessari a superare l’antica rivalità tra i due Comuni, la Cantina cooperativa di Vinchio e Vaglio Serra nasce nel febbraio del 1959, come risposta ad una situazione di mercato estremamente punitiva per il lavoro contadino e la sua sostenibilità economica. Le uve erano infatti vendute a chi le vinificava, a prezzi bassissimi e spesso in altre zone del Piemonte.

I primi anni

Dopo lunghe discussioni per decidere se la Cantina si dovesse costruire a Vinchio o a Vaglio Serra, fu individuato un terreno pianeggiante al confine tra i due Comuni che mise d’accordo tutti, tanto che furono i viticoltori stessi a portare avanti i lavori di costruzione, procedendo a ritmo forzato per poter lavorare le uve già nella stessa vendemmia del ’59. Uno sforzo che proseguì anche negli anni successivi.

La scelta della qualità

Se l’idea di costituire una cantina cooperativa per rendere più remunerativa la produzione delle uve era già molto profetica, ancora di più lo era quella che queste uve dovessero dar vita a vini di qualità. Fu invece proprio così fi n dall’inizio e la cantina divenne da subito punto di riferimento per chiunque cercasse vini di qualità in particolare a base Barbera. In quest’ottica nel 1985 nasce il progetto “Vigne Vecchie” per valorizzare i vigneti di oltre 50 anni.

La qualità anche in bottiglia

Vinchio Vaglio è nata cercando di dare il messaggio che dalla cooperazione può nascere un prodotto di alta qualità e infatti tanti produttori piemontesi, fin dall’inizio, vi acquistavano vino da imbottigliare. Per questo Carlo Petrini ( fondatore di Slow Food) ha definito Vinchio Vaglio “la madre di tutte le Barbere”. Dal 2001, il neo eletto presidente Lorenzo Giordano decise di costituire uno staff per aumentare la commercializzazione a marchio proprio.

La Barbera in tutte le sue forme

Grazie alla varietà dei vigneti, alla versatilità del vitigno e all’esperienza maturata con gli anni in cantina, oggi a Vinchio Vaglio la Barbera si esprime in diverse declinazioni. Dal “Vigne Vecchie 50” fresco e profumato, passando per lo storico “I Tre Vescovi” che la rappresenta ormai da decenni, fino al “Vigne Vecchie Superiore” affinato in botti di rovere e al “Sei vigne Insynthesis” massima espressione del vitigno Barbera prodotto solo nelle migliori annate.

Prossima fermata: il territorio

La nuova sfida della Cantina è ora quella della tutela e valorizzazione del territorio, Patrimonio Mondiale Unesco dal 2014, da cui provengono le uve che danno origine ai suoi vini. Per questo Vinchio Vaglio ha acquistato una porzione di bosco attiguo alla cantina e confinante con la Riserva Naturale della Val Sarmassa; ha ripristinato l’antico sentiero inserendo tavoli, fontane e gli originali “nidi”, strutture in salice intrecciato a mano, che proteggono i tavoli da picnic dal troppo sole e dal vento mantenendo, però, le giuste aperture che consentono di godere dello splendido paesaggio circostante in un’atmosfera familiare e raccolta.